Sabato ore 18, Marco mi manda un sms: “ciao bello, tutto bene? andate all’evita stasera?”…io non ho il cellulare sotto mano, lui prova a farmi uno squillo alle 18.20, io me ne accorgo alle 18.25, gli rispondo: “ciao! Io bene grazie, tu? Io non penso perché sono un po’ malaticcio, gli altri penso di sì, comunque ci vediamo stasera, a dopo, ciao!”….Non so neanche se abbia mai letto quel messaggio. Marco qualche minuto dopo esce di strada e urta violentemente un palo della luce. Muore una settimana esatta dopo, in un letto d’ospedale. Lascia i suoi 21 anni, la sua famiglia e tutti noi….
Non ci sono parole per spiegare certi avvenimenti, infatti non ci proverò neanche, queste mie righe vogliono solo essere una riflessione su quella cosa che può essere tanto bella quanto assurda, cioè la vita. Ogni tanto ci lamentiamo e ci rattristiamo per delle sciocchezze, che però, dal nostro punto di vista sembrano enormi. Bè penso che sia proprio in questi casi che invece ci accorgiamo che non sono nient’altro che cazzate; riflettete, che cosa sono una delusione amorosa, una giornata no, un litigio con amico, un brutto voto a scuola, davanti al volto straziato di una padre e una madre che hanno perso il loro unico figlio? C’è una canzone, molto toccante, dei Nomadi, che ad un certo punto dice: “per fare un uomo ci voglion vent’anni, per fare un figlio un’ora d’amore, per una vita migliaia di ore, per il dolore è abbastanza un minuto”….. bè è la cosa più vera del mondo, basta un minuto, un secondo, un attimo, per spazzare via tutto e non portare più indietro niente, se non lacrime e dolore. Ci tengo quindi a ribadire che la vita in alcuni casi (come questo) è infame e meschina, ma è proprio da queste esperienze, brutte e negative, che dobbiamo imparare quanto è preziosa e quanto noi, ogni sera, andando a dormire dobbiamo ringraziare ed essere felici per aver vissuto un altro giorno, (con le sue gioie e i suoi piccoli dolori), un altro tassello in più che si aggiunge a tutti gli altri, completando pian piano il quadro della nostra esistenza. Quelle che la maggioranza delle volte chiamiamo dolori e croci non sono altro che cavolate, banalità quotidiane, piccoli ostacoli che possono essere superati con un semplice sorriso.
E adesso il pensiero finale non può che essere rivolto a marco, un amico, un coetaneo, un fratello che purtroppo non vedremo mai più……. certo, di sicuro il vuoto che ci ha lasciato dentro niente e nessuno lo riempirà, ma noi continueremo a farlo vivere, vivrà nei nostri sorrisi, nella nostra amicizia, nelle nostre serate e nella nostra voglia di sfruttare, pezzo per pezzo, ciò che il destino ci ha ancora lasciato.
Ciao Marco!!!
Non ci sono parole per spiegare certi avvenimenti, infatti non ci proverò neanche, queste mie righe vogliono solo essere una riflessione su quella cosa che può essere tanto bella quanto assurda, cioè la vita. Ogni tanto ci lamentiamo e ci rattristiamo per delle sciocchezze, che però, dal nostro punto di vista sembrano enormi. Bè penso che sia proprio in questi casi che invece ci accorgiamo che non sono nient’altro che cazzate; riflettete, che cosa sono una delusione amorosa, una giornata no, un litigio con amico, un brutto voto a scuola, davanti al volto straziato di una padre e una madre che hanno perso il loro unico figlio? C’è una canzone, molto toccante, dei Nomadi, che ad un certo punto dice: “per fare un uomo ci voglion vent’anni, per fare un figlio un’ora d’amore, per una vita migliaia di ore, per il dolore è abbastanza un minuto”….. bè è la cosa più vera del mondo, basta un minuto, un secondo, un attimo, per spazzare via tutto e non portare più indietro niente, se non lacrime e dolore. Ci tengo quindi a ribadire che la vita in alcuni casi (come questo) è infame e meschina, ma è proprio da queste esperienze, brutte e negative, che dobbiamo imparare quanto è preziosa e quanto noi, ogni sera, andando a dormire dobbiamo ringraziare ed essere felici per aver vissuto un altro giorno, (con le sue gioie e i suoi piccoli dolori), un altro tassello in più che si aggiunge a tutti gli altri, completando pian piano il quadro della nostra esistenza. Quelle che la maggioranza delle volte chiamiamo dolori e croci non sono altro che cavolate, banalità quotidiane, piccoli ostacoli che possono essere superati con un semplice sorriso.
E adesso il pensiero finale non può che essere rivolto a marco, un amico, un coetaneo, un fratello che purtroppo non vedremo mai più……. certo, di sicuro il vuoto che ci ha lasciato dentro niente e nessuno lo riempirà, ma noi continueremo a farlo vivere, vivrà nei nostri sorrisi, nella nostra amicizia, nelle nostre serate e nella nostra voglia di sfruttare, pezzo per pezzo, ciò che il destino ci ha ancora lasciato.
Ciao Marco!!!
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"....GUARDALA IN FACCIA LA REALTA', E' PIU' SICURA..... GUARDALA IN FACCIA LA REALTA', E' MENO DURA.... SE C'E' QUALCOSA CHE NON TI VA, DILLO ALLA LUNA, PUO' DARSI CHE PORTI FORTUNA......"