mercoledì 28 novembre 2007

Volti coperti, liberi pensieri


In questi giorni hanno accusato molto il mondo ultras, ci hanno riempito di critiche e insulti. Alcune cose sono vere, per carità, ma ciò che più mi da fastidio è che a rincarare la dose è sempre gente che non ne capisce un cazzo di questo mondo...l'ultras è ancora un'altra cosa rispetto a quello che vi fanno vedere, la mentalità ultras è ben diversa da quella descritta dall'ipocrisia e dalle chiacchere dei media. Fidatevi......

Riporto qui di seguito un bella riflessione trovata in rete:

L'ULTRAS non ha un nome per il mondo esterno, solo gli amici lo conoscono. L'ULTRAS non ha volto, spesso una cappuccio gli copre la testa, una sciarpa la bocca. L'ULTRAS non si veste in modo normale, non segue le mode, boccia le novità. Quando sale su un treno, cammina su un marciapiede anche se non ha vessilli della propria squadra, lo riconosci. L'ULTRAS attacca se attaccato, aiuta nel bisogno. L'ULTRAS non smette di essere tale appena si toglie la sciarpetta o rientra a casa dopo una trasferta, continua a lottare 7 giorni su 7. L'ULTRAS veterano da l'esempio a quello giovane, e quello giovane rispetta il veterano. L'ULTRAS giovane è fiero di stare al lato del veterano, di imparare dalle sue critiche e inorgogliosirsi dai sui complimenti. Quando la gente guarda un ULTRAS non lo capisce, e lui non vuol essere capito dalla gente, non dà spiegazioni sul suo modo d'essere. Ogni ULTRAS è diverso, c'è quello che veste solo materiale ultras e della sua squadra e quello che non ha neanche una maglietta del gruppo. C'è quello che si muove solo con il gruppo e quello che fa gruppo per se. Gli ULTRAS sono diversi ma li unisce l'amore per la propria squadra, la tenacia nel resistere oltre 90 minuti in piedi sotto la pioggia o al freddo, li unisce il riscaldarsi con un coro cantato a squarciagola, li unisce la sicurezza dell'amico che gli dorme accanto sul treno che ti riporta dalla trasferta, li unisce la passeggiata goliardica nella città avversaria, li unisce la gioia di partire per una trasferta e la stanchezza del ritorno, li unisce quel panino diviso in due dopo ore di digiuno, li unisce quella sigaretta offerta nello scompartimento e ridata in curva, li unisce quella litigata sull'esterno sinistro panchinaro fatta nella penombra di un treno notturno, li unisce quello squardo dopo uno scontro, li unisce la mentalità. L'ULTRAS è l'eccezione alla regola, è l'inaspettato che ti sorprende, è la sorpresa che ti smorza il sorriso quando pensi di averla fatta franca. L'ULTRAS è anche il braccio che ti tira sul vagone prima che si chiudano le porte. L'ULTRAS non è violenza gratuita, è la difesa intransigente di uno stile di vita messo in pericolo da biglietti nominativi, dalle pay-tv, dall'imborghesimento delle nuove generazioni, dalla tv spazzatura e, soprattutto, dalla repressione. L'ULTRAS è questo e molto altro, altri sentimenti non rinchiudibili in parole, incomprensibili alla gente comune che preferisce vivere dietro un vetro piuttosto che infrangerlo e entrare nella realtà, fredda e piovosa.

mercoledì 21 novembre 2007

VECCHI E GIOVANI


Ogni tanto mi fermo a parlare con i miei amici, quelli della mia età o più vecchi, e riflettiamo su quali siano le differenze fra quando eravamo adolescenti noi e adesso. Tentiamo di capire cosa vuol dire avere 16-17 anni oggi e cosa voleva dire averli 10 anni fa. Io sinceramente, anche se vedo che i ragazzi giovani oggi sembrano tutti più allegri e spensierati avrei dei dubbi a rigurdo...secondo me era molto meglio allora, quando internet non te lo sognavi nemmeno e i cellulari erano cosa di pochi fortunati. Riporto tale e quale un documento che ho trovato in rete, e che mi ha colpito molto, facendomi provare anche un pò di malinconia:


Noi che la penitenza era 'dire fare baciare lettera testamento. Noi che i pattini avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva. Noi che chi lasciava la scia più lunga nella frenata con la bici era il più figo. Noi che il Ciao si accendeva pedalando. Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa. Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella.. Noi che giocavamo a 'Indovina Chi?' e conoscevamo tutti i personaggi a memoria. Noi che giocavamo a Forza 4. Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città.. (e la città con la D era sempre Domodossola). Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini. Noi che avevamo il 'nascondiglio segreto' con il 'passaggio segreto'. Noi che ci divertivamo anche facendo '1,2,3 Stella!'. Noi che giocavamo a 'Merda' con le carte. Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic. Noi che avevamo i cartoni animati belli!! Noi che 'Si ma Julian Ross se solo non fosse malato di cuore sarebbe piu forte di Holly e Mark Lenders...' Noi che guardavamo 'La Casa Nella Prateria','Candy Candy' e 'Giorgie' anche se mettevano tristezza. Noi che le barzellette erano Pierino, il fantasmaformaggino o un francese,un tedesco e un italiano. Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia. Noi che si andava in cabina a telefonare. Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto. Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero. Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo. Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo. Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo, e più era rosso più eri figo. Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti. Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta. Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli. Noi che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, la mamma te ne dava 2. Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore. Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google. Noi che il 'Disastro di Cernobyl' vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina. Noi che si poteva star fuori in bici il pomeriggio. Noi che se andavi in strada non era così pericoloso. Noi che però sapevamo che erano le 4 perché stava per iniziare BIM BUM BAM. Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days. Noi che il primo novembre era 'Tutti i santi', mica Halloween. Noi che a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda. Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso. Noi che all'oratorio le caramelle costavano 50 lire Noi che si suonava la pianola Bontempi. Noi che la Ferrari era Alboreto,la Mc Laren Prost, la Williams Mansell, la Lotus Senna e Piquet e la Benetton Nannini!!!!! Noi che la merenda era la girella e il Billy all'arancia Noi che le macchine avevano la targa nera..i numeri bianchi..e la sigla della provincia in arancione!! Noi che guardavamo allucinati il futuro nel Drive In con i paninari Noi che il Twix si chiamava Raider e faceva competizione al Mars Noi che giocavamo col Super Tele perchè il Tango costava ancora 5 mila lire e.. 'stai sicuro che questo non vola...' Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.000 lire. Noi che avere un genitore divorziato era impossibile Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine e sui muri. Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu,nero,argento e verde con l'interno arancione e i miniciccioli nel taschino. Noi che se eri bocciato in 3° media potevi arrivare con il Fifty ed eri un figo della Madonna!!! NOI CHE SIAMO ANCORA QUI E CERTE COSE LE ABBIAMO DIMENTICATE E SORRIDIAMO QUANDO CE LE RICORDIAMO NOI CHE SIAMO STATI QUESTE COSE E GLI ALTRI NON IMMAGINANO